Immaginate!...Nel fare le pulizie nel solaio della vostra casetta avete trovato un
vecchio baule. Incuriosito, lo avete aperto. Dentro ad esso un tesoro impagabile: le foto
dei vostri avi! Ore ed ore verranno spese nellammirare, confrontare, decifrare le
sembianze dei vostri non lontani antenati. Ecco lo zio Vito... la nonna... il cugino Mario
che emigrò nel Venezuela... quanti ricordi, quanti squarci nelle reminescenze della
vostra infanzia, nei racconti che sapevano tenervi più caldo della brace del camino.
Quante storie intrecciate di sacrifici amori avventure guerre e soprattutto viaggi; viaggi
verso lignoto, molto spesso. Del resto, questo è il destino dellemigrante e
lo insegue e persegue, generazione dopo generazione, strappando alla terra dorigine
le migliori braccia ed alla famiglia i figli più sani... A viaggiare in questo mare di
ricordi si può anche rischiare di essere pervasi da una certa malinconia, ma la
sensazione di fare parte di una tradizione, di appartenere ad una famiglia, di avere delle
radici, anche se non necessariamente piantate sempre nello stesso giardino, dà una certa
euforia, eleva quasi ad uno stato di ebbrezza. Ebbene, questa esilarante sensazione può
essere riprodotta parzialmente nello sfogliare il Catalogo della Mostra Fotografica e
Documentaria. Cento anni di Emigrazione da unArea del Sud-Est Barese:
Mola-Conversano-Rutigliano (1890-1990). Questo libro rappresenta solo una selezione,
pubblicata in una piacevole cornice grafica dalle Edizioni Dal Sud, del materiale esposto
alla mostra. Cionostante, il catalogo contiene alcune centinaia di fotografie depoca
che riportano alla mente le peripezie ed i sacrifici dei nostri emigranti, documentando
matrimoni battesimi riunioni e, naturalmente, situazioni di lavoro con una impostazione
che molto ricorda il classico album di famiglia . La sezione fotografica è certamente la
parte più corposa della Mostra (e di conseguenza di questo Catalogo), quella che ha più
immediato effetto...appare, così, essere una grande epopea di uomini, donne,
fanciulli...un immenso affresco di umanità che sembra essere ancora palpitante e pulsante
di vita...tutto ciò, nonostante una certa staticità intrinseca ad ogni singolo documento
fotografico... Chi di noi non è un emigrante, e mi riferisco ai nostri lettori residenti
in Italia, o lo è stato oppure ha avuto qualche parente che un giorno emigrò per lontani
lidi, perciò sono sicuro che tutti i lettori che avranno lopportunità di ottenere
una copia di questo libro lo apprezzeranno. Il lavoro certosino che gli organizzatori di
questa mostra hanno espletato, ha dato frutto ad un prodotto tanto significativo per le
sue connotazioni sociali, quanto importante per la rigorosità della impostazione e la
validità della ricerca. Oltre alla sezione fotografica, vi sono anche una sezione
Archivistico-Documentaria ed una Sezione delle Fonti a Stampa, nella quale appaiono una
copia della testata della nostra rivista e di un invito ad un Dinner Dance organizzato dal
Circolo Culturale di Mola. Nel Catalogo si può trovare inoltre un ottimo saggio dedicato
alla linea storica dellemigrazione, nella quale si ricostruisce lesodo degli
emigranti di queste tre cittadine, presentando giustificazioni economiche e politiche di
tale avvenimento in maniera breve ma chiara. Nel complimentarci con i vari collaboratori
per il loro apporto a tale mastodontica opera di catalogazione e scernita, cogliamo
loccasione per ringraziarli da parte dei cittadini di queste tre località pugliesi
per avere offerto loro una opportunità non solo di tuffarsi nel passato, ma anche di
comprendere più a fondo le tribolazioni dei propri conterranei.